Loc. San Leonardo Luras (OT) - Sardinia
Tel: 340.8748155 - Antonella dalle 9 alle 18 - Tel:  340.9064977 - Mario
funtanaabbashotel00@gmail.com
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I dintorni

L’hotel ha una posizione ottimale: in un raggio di 30/50 km. circa si può passare dal mare alla montagna.

La Costa Smeralda

In 30/40 minuti si raggiungono le magnifiche spiagge della Costa Smeralda: Baja Sardinia, Romazzino, Capriccioli, Liscia Ruja, La Celvia, il Pevero, la Spiaggia del Principe, Spiaggia Ira. Alla sera potrete passeggiare per le strade delle mondane Porto cervo e Porto Rotondo oppure scatenarvi nella movida smeraldina con i  numerosi locali e discoteche della zona.

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La Costa  Nord

Procedendo verso nord si trovano l’incantevole paesino di Santa Teresa di Gallura, con la spiaggia della Rena Bianca e gli intrattenimenti notturni del centro. Le spiagge di Capo Testa con il romantico faro e lo spettacolare panorama e la spiaggia della Marmorata. Se si desidera ammirare a pieno i colori del mare sardo da qui si può salpare per un giro intorno all’Arcipelago della Maddalena e L’isola di Caprera che accoglie il sepolcro di Garibaldi ed un piccolo museo a lui dedicato, che altro non è che la dimora dove visse i suoi ultimi anni;  i più avventurosi inoltre, possono assaggiare un pezzetto di Corsica con l’incredibile centro di Bonifacio.

Procedendo verso ovest,  il litorale si presenta ricchissimo di spiagge: Rena Majori, Lu Naracu, Monti Russu, Massidda, l’immensa spiaggia di Vignola, il piccolo angolo di Li Cossi a Costa Paradiso, La Marinedda, fino ad arrivare all’ Isola Rossa, piccolo centro di pescatori, corredato di spiaggia, porticciolo e torre aragonese.

Sempre nella stessa direzione, ma un po’ più distanti, lo splendida Castelsardo, la spiaggia di Stintino, la catalana Alghero con la spiaggia delle Bombarde e L’incantevole Bosa; senza dimenticare la città di Sassari e relativa zona circostante con le sue chiese romaniche.

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CAICCO

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Tempesta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’interno

A pochi chilometri dall’hotel potrete ammirare gli olivastri millenari, alberi antichissimi dal diametro e dalla chioma imponenti.

Poco distante Luras offre la visita al museo Gallura’s, un piccolo museo etnografico privato, che illustra tramite una fedelissima ricostruzione il tipico allestimento, con tutti gli arredi ed utensili, di una casa gallurese dell’800. Costa di circa 4000 reperti attraverso i quali si ripercorrono le fasi tipiche che scandivano la vita quotidiana nell’isola.

FALDETTA CUPALTATAAd una decina di chilometri,si possono  visitare l’interessante Museo del Sughero nel paesino di Calangianus, dove passo dopo passo, si scopre come il sughero estratto dalle querce diventa tappo.

Vale la pena un visita alla cittadina di Tempio Pausania, capitale storica della regione, con il suo centro storico e la cattedrale interamente in granito: la pietra tipica del luogo. Altra sosta interessante è quella alla piccola stazione ferroviaria di fine ‘800. Proprio da qui è possibile prendere il trenino verde che attraversando la macchia mediterranea dell’interno porta diritto al mare di Palau (e’possibile utilizzare la stazione intermedia di Sant’Antonio di Gallura sul Lago del Liscia).

A circa 25 km, ad Aggius si trovano il Museo del Tappeto ed il Museo del Banditismo. Una breve sosta vale per ammirare la cosiddetta Valle della Luna, un paesaggio ricco di imponenti rocce granitiche e massi erratici che ricordano il paesaggio lunare.

Il Limbara

Un capitolo a parte merita il monte Limbara che sovrasta buona parte del territorio della Gallura. Il monte è ricco di fonti dove ci si può dissetare con un acqua leggera e freschissima. Numerosi i paesaggi mozzafiato, tra cui il Belvedere de La Madonna della Neve. Inoltre il territorio si presta a molti percorsi di trekking segnalati dal CAI e ad escursioni off road.

LIMBARA

 

 

 

 

 

 

I siti archeologici

Su questa tematica, è la zona di Arzachena a farla da padrona. Le necropoli di Li Lolghi, Li Muri, Coddu Vecchju si aprono a ventaglio intorno alla cittadina, porta della Costa Smeralda; si tratta in prevalenza di tombe che fanno parte del culto dei morti dell’età nuragica, datate al 1800 -900 a.C, età del bronzo.

Ancora, in prossimità di Calangianus, si visita la tomba dei giganti di Pascaredda; A Tempio Pausania il Nuraghe Majori.